leggo , con profondo rammarico,
l'articolo uscito oggi sull' Espresso dal titolo :
"il traghetto e' cosa mia".
Ho scritto nella premessa profondo rammarico
perche' il contenuto dello stesso non rispecchia neppure
lontanamente la realtà dei fatti. La privatizzazione della Tirrenia
nasce con una cordata di tre armatori, Aponte , Grimaldi ed il
sottoscritto. L' antitrust impose , di fatto, una cordata dove
sarebbe dovuto rimanere un solo armatore. Restai da solo e , dopo
non poche insistenze, convinsi il Fondo Clessidra , già socio in
MOBY con il trenta per cento, ad entrare nella compagine azionaria.
Ci vincolammo entrambi ,
inoltre, alla fusione delle due aziende, entro il 2014 , attraverso
un patto parasociale, fusione che venne approvata dall'antitrust che
autorizzo' la concentrazione. Tutto ciò avvenne nel luglio dello
scorso anno , un mese dopo ,alla prima riunione fra i soci venni,
ancora per me inspiegabilmente, messo in minoranza Mio figlio
Alessandroed io , con il Comandante Savarese ci
dimettemmo dal C.D.A di C.I.N.
Veniamo ai fatti descritti nell' articolo :
io vorrei rincari
sui traghetti : falso e
banalmente tendenzioso perche' le tariffe traghetto MOBY sono
vincolate dall' Antitrust , quelle Tirrenia non solo dall' Antitrust
, ma anche dai limiti posti dalla convenzione.
Io vorrei tagli
sulle rotte Tirrenia : falso
PERCHE le rotte Tirrenia sono
DETTAGLIATAMENTE regolate, per frequenze e orari,z dalla convenzione
firmata con lo Stato. Al contrario e' stata la MOBY a vedersi
costretta a rinunciare alla remunerativa rotta Genova- Porto Torres
per obbligo Dell Antitrust, lasciandola esclusivamente alla Tirrenia.
Io vorrei tagli di personale su
Tirrenia e lotto contro l' unificazione dei contratti di lavoro dei
marittimi : falso! Lei deve
sapere che in Tirrenia esistono almeno due importanti contratti di
lavoro , uno per i marittimi su rotte in convenzione ed un altro per
marittimi in rotte fuori convenzione molto meno remunerativo. Accade
sistematicamente che marittimi su rotte fuori convenzione lavorino
su rotte in convenzione con una paga ridotta. Come dire sulla stessa
nave con
la stessa qualifica, paghe diverse. Per inciso il contratto dei
marittimi Tirrenia fuori convenzione e' ben PIU basso di quello
applicato per i marittimi della MOBY che e' al livello di quello PIU
alto della Tirrenia. Sin dal mio ingresso in Tirrenia ho FORTEMENTE
SPINTO per l' adeguamento dei contratti di lavoro dei marittimi a
livello PIU alto per mettere fine a questa vergognosa sperequazione.
L' ho dichiarato in una pubblica assemblea con migliaia di marittimi
a Torre del Greco nel novembre scorso e PIU volte sui giornali. In
questo sono stato apertamente osteggiato dal management C.I.N.-
Tirrenia e dal Fondo Clessidra. L' adeguamento dei contratti di
lavoro ripeto da me e soltanto da me voluto costa circa quattro
milioni di euro l'anno , Clessidra ha preferito gratificare pochi
manager C.I.N. con un costo aziendale superiore a quello citato. Il
nodo dei contratti e' basilare PERCHE' una compagnia con due
contratti di lavoro e' PIU facilmente "smontabile" di una con un
contratto unico.
Le mie affermazioni sono comprovate dalla mia
storia : all' indomani della privatizzazione della Toremar e della
mia acquisizione, in un solo mese ho regolarizzato contratti di
lavoro per 200 marittimi e risolto , a favore degli stessi, 54 cause
di lavoro pendenti da anni e situazioni di precariato.
Dall' articolo si evince che la società di
consulenza Blu PETER e' stata assunta da noi per seguire la fusione
: falso! Non abbiamo bisogno di alcuna società di consulenza in
quanto facciamo questo mestiere da quattro generazioni. La società
Blu PETER e' stata voluta da Clessidra per rappresentarli e non mi
risulta neppure che questi signori , come d'altronde Clessidra,
abbiano competenze specifiche nel settore.
Conclusione
: la vicenda che stiamo vivendo e che passa sulla pelle dei
lavoratori ha del grottesco PERCHE neppure io capisco chiaramente
quali sono le vere intenzioni di Clessidra.
Posso solo ipotizzare che la C.I.N. - Tirrenia ,
costata a noi 380 milioni di euro, susciti appetiti sui suoi asset
di enorme valore. Come dire che la C.I.N. Tirrenia vale PIU da morta
che da viva. E' anche vero che la mia ottica armatoriale e' per la
azienda e per il lungo periodo, quella di un fondo e' quella di
realizzare ed uscire subito, al PIU presto , con una lauta
sopravvenienza in barba ai progetti e all'occupazione.
Sono ovviamente disponibile ad incontrare un suo
inviato in ogni momento per chiarire aspetti e dettagli