CONCORDIA SCHETTINO ATTACCA LA STAMPA
Concordia, Schettino attacca la stampa: «Uno scempio dei mass media»
"E' stato fatto uno scempio dai mass media: è stata resa pubblica
una telefonata che per me non aveva senso e, in modo molto
pregiudizievole, capisco perché non sono state rese note
nell'immediato all'opinione pubblica altre comunicazioni di
soccorso, che avrebbero valorizzato sicuramente l'operato di un
comandante in difficoltà. E' stata scelta una telefonata che poteva
essere sensazionale per far gridare allo scandalo l'opinione
pubblica. Non ho paura del processo e neanche della galera. La
verità dà coraggio". Queste le parole pronunciate in un'intervista a
'Mattino Cinque' dal comandante Francesco Schettino, che il 9 luglio
sarà processato a Grosseto per il naufragio della Costa
Concordia."Io non ho abbandonato la nave, e lo ribadisco con forza e
con decisione - prosegue Schettino - l'abbandono della nave è un
atto volontario, quello che è accaduto è che la Concordia si è
abbattuta e si è riversata su un fianco, quindi io, e le poche
persone rimaste al ponte 3, siamo stati espulsi dalla nave. Io sono
andato su quella scialuppa e l'ho sottratta alla presa della nave;
diversamente, durante il progressivo sbandamento, la scialuppa
sarebbe finita sott'acqua con tutti i suoi occupanti. Non avevo
molte altre alternative: o buttarsi in acqua oppure, visto che c'era
una lancia intrappolata, che senso avrebbe avuto non usarla? Bisogna
raggiungere un risultato e il risultato è di aver sottratto una
lancia all'inabissamento. Si è intuito che io avessi lasciato la
nave, ma la cosa è esattamente al contrario". Schettino prosegue
raccontando il perché non sia risalito a bordo mentre la nave stava
affondando e dichiara quanto segue: "Io non sono risalito a bordo
perché mi era stata indicata la scala di prora a destra, forse
presupponendo che la nave, partita da Civitavecchia e diretta
Genova, avesse la prora per nord, ma forse loro intendevano poppa
sinistra. Ho detto più volte che quella scala non la vedevo, ma non
si è riusciti a fare chiarezza. Poi, sono stato contattato da alcuni
rappresentanti della Costa che mi hanno detto di non risalire più a
bordo, ma di delegare un'altra persona a farlo. Se fosse stato
indicato con più chiarezza dove era ubicata la biscaggina, ovvero
poppa sinistra, io, invece di fare il giro della prora, sarei andato
più vicino. Non potevo capire né vedere cosa stesse accadendo dal
lato di sinistra". "E' stato detto che a salvare quelle 4.000
persone è stata la mano del buon Dio - conclude Francesco Schettino
- se fosse stato così dovremmo dire che queste persone sono scese
dalla nave per miracolo". METROPOLIS