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Spett.le

                                                                                                    DIREZIONE “ Torre D’Amare”

 

Spett.le Direzione,

nel formulare a Voi tutti e alle Vostre Care famiglie i piu’ sinceri auguri di Natale nonche’ un ottimo fine e inizio di anno sperando che possa essere ,finalmente,quello giusto affinche’ possano concretizzarsi tutte  le vostre/nostre piccole  aspirazioni tanto “agognate” vengo al dunque.

Faccio parte anch’io di quella ristretta schiera di lavoratori del mare ricordati solo in particolari circostanze Il piu’ delle volte “luttuose” e ,solamente molto raramente, come sta avvenendo  in questo  particolare momento, per un momento di gioia immensa,esaltazione collettiva  ; mogli,fidanzate,figli ,madri possono, finalmente dopo tanti mesi di sofferenza trascorrere il Santo Natale con i loro cari.

Sono amareggiato nell’aver letto le conclusioni di un noto Sindacato circa la questione   dell’esclusione dell’emolumento erogato dall’Istituto di Previdenza del settore marittimo (IPSEMA) ai fini della determinazione del reddito di lavoro dipendente, soprattutto, e qui l’amarezza si fa piu’ viva, se poi determinate da interpetrazioni lette su “WIKIPEDIA”  e non magari dettate da un illustre ,eminente  Avvocato Tributarista.

La gente, dalla nostra categoria si aspetto tanto da noi e non possiamo deludere le loro aspettative con dati “raccogliticci”   raccolti su un portale che trovano il tempo che trovano. Certo,non discuto assolutamente la buona fede affinche’ noi tutti potessimo aprire gli occhi e valutare con attenzione il da farsi lasciandoci forse un po’ meno vulnerabili alle  controdeduzioni formulate dai  vari fronti  del “NO” ma l’approccio  non e’ stata proprio quello giusto ; siamo di fronte  ad una legge che secondo voi e’ contorta,dubbiosa,non chiara in taluni aspetti ? Avreste potuto anche “consigliarci” di  pagare per poi contestualmente esperire i piu’ ampi accertamenti  ed ai piu’ alti livelli(finanche europei)  affinche’ fossimo o meno tenuti al pagamento; avreste ottenuto due risultati molto importanti : non  vi sareste  “inimicati” le lobbies e avreste riscosso in tutti noi un senso di stima che al momento non ci appartiene.

In un momento molto difficile della vita sociale ed economica abbiamo bisogno di uno Stato che non faccia solamente L’impositore ma che ci dimostri con dati di fatto del perche’ siamo tenuti al pagamento di determinati tributi soprattutto se questi ,sembra,sono esentati da una legge creata ad hoc per noi marittimi e ,sembra,non ancora decaduta.  Una Commissione Tributaria Regionale  ha riconosciuto questo privilegio, una Suprema Corte (sentenza nr. 8975/92)con la Corte dei Conti (sez.contr. 27/07/94 nr.53)  che ha stabilito che una legge speciale puo’ essere derogata o modificata da un’altra legge speciale avente lo stesso oggetto oppure un’oggetto piu’ ampio comprensivo di quello precedente,un’articolo 6 del T.U.I.R  nr.917/86 che, includendo  tra i redditi soggetti ad Irpef le indennita’ conseguite anche in forma  assicurativa a titolo di risarcimento di danni consistenti nella perdita di redditi viene poi smentita  di fatto  dall’artico 135 della stessa legge stabilendo che restano ferme le agevolazioni tributarie previste da leggi speciali ,provvedimenti annullati d’ufficio e richiesti in fase di esercio all’autotutela dalle  diverse Agenzie delle Entrate.Tutti incompetenti? Non credo ,e allora da cosa e’ nata la presunzione  di   pochi nell’essere cosi’ espliciti verso quello che potrebbe essere un nostro sacrosanto diritto?  Forse un’ altrettanto sacrosanto diritto?????........

Invito tutti ma proprio tutti a fare un unico grande ,infinito fronte comune ,siano stati o meno destinatari   di  un’avviso di accertamento ad andare fino in fondo per conoscere quali sono i nostri  sacrosanti diritti ; abbiamo  eccellenti professionisti che possono supportarci in tutto questo ,non abbiamo bisogno di persone che leggendo le carte arrivano poi alla conclusione “ dovete pagare”  questo gia’ ,lo sappiamo ,vadano ad offendere altre intelligenze  ;noi  vogliamo solamente conoscere se cio’ che stiamo pagando  sia un nostro sacrosanto dovere e non un’imposizione senza nessuno fondamento  giuridico-legislativa  ; un tanto cosi’  per fare cassa.

Ci avete spogliati di tutto ma non riuscirete  mai ad impadronirvi completamente della nostra dignita’ di lottatori.  

 Un’ultima cosa prima di rinnovarVi gli auguri - L’art.6 del R.D.L. 23.09.1937 nr. 1918 recita: nella misura del 75% del salario calcolato a norma………; l’art. 7  sempre dello stesso decreto recita : entro ventotto giorni dallo sbarco,e per tutte le altre malattie che si manifestano…….; l’art.11 infine recita : per le malattie che si manifestano dopo lo sbarco la indennita’ decorre dal quarto giorno consecutivo a quello dell’accertamento……

L’art. 10 recita : L’indennita’ giornaliera e’ calcolata sul salario effettivamente goduto dall’assicurato alla data dell’annotazione di sbarco sul ruolo……( anche quest’articolo  riletto a modo loro : vai dopo 15 giorni in malattia?? Percepisci 15 giorni di paga a bordo e 15 giorni di paga a terra………Chiedo : non commettono nessun abuso????)

Le leggi speciali non esistono…..?? quindi  il rdl 23.09.1937 nr. 1918 e’ stato superato???  ma  allora perche’ da esso attingiamo solamente il peggio??? Solamente cio che fa comodo alla cassa Marittima ora Ipsema o Inail che sia?????

E che dire poi della Proposta di modifica nr.16 al ddl C. 3725 in riferimento all’art.1 presentata il 27.09.2010 in V Bilancio e Tesoro della Camera da Francesco Proietti Cosimi (PDL)  in cui si fa esplicito riferimento al R.D.L. 23 settembre 1937 nr. 1918 ? L’onorevole proponeva forse delle modiche  a degli articoli di un  Regio Decreto che non esiste??

 

Rinnovando a Voi tutti e ai Vostri cari i piu’ sinceri auguri di Buone Feste,

 

Cordiali saluti

Cap.Carmine Infini

carmineinfini@teletu.it

 

 

 

 


 

            

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                 15-11-2011    

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