ANTITRUST: CARTELLO TRAGHETTI SU SARDEGNA, 8 MLN MULTE
SANZIONI PER 2011 A MOBY, SNAV, GRANDI NAVI VELOCI E MARINVEST
(ANSA)
ROMA, - Quell'esplosione dei prezzi dei
traghetti da e per la Sardegna del 2011 aveva subito scatenato
polemiche su un possibile cartello tra le diverse compagnie, oggi
sancito dalla sentenza dell'Antitrust che ha multato Moby, SNAV,
Grandi Navi Veloci e Marinvest per aver ''posto in essere un'intesa
finalizzata all'aumento dei prezzi per il trasporto passeggeri
nell'estate 2011 sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia e
Genova-Porto Torres''. Multe di diversa misura per complessivi
8.107.445 euro che, spiega l'Autorita', ''tengono conto della
situazione di perdite di bilancio in cui versano le societa' stesse''.
''Vittoria su tutta la linea'' esulta il governatore della Sardegna,
Ugo Cappellacci, uno dei promotori del ricorso all'Antitrust. Su
quegli aumenti che portarono all'improvviso due anni fa rincari fino
al 65%, infatti, si erano subito accesi i riflettori e gia' nel
maggio del 2011, viste le numerose segnalazioni di cittadini,
associazioni consumatori e delle regioni Sardegna e Liguria, l'Autorita'
garante della concorrenza e del mercato aveva avviato un'istruttoria
sospettando un 'cartello' restrittivo della concorrenza. Al termine
dell'istruttoria, si legge ora nella sentenza dell'Antitrust, ''e'
stato accertato un parallelismo di condotte, nella stagione estiva
2011, da parte di Moby, GNV e SNAV, che hanno tutte applicato
incrementi significativi dei prezzi, generalmente superiori al 65%,
mentre negli anni precedenti le societa' avevano seguito strategie
orientate alla concorrenza. In particolare nella stagione estiva
2011 i prezzi sono aumentati mediamente del 42% sulle rotte
Civitavecchia-Olbia (passando in media da 35 a 49 euro) e
Genova-Olbia (passando da 57 a 81 euro), del 50% sulla Genova-Porto
Torres (passando da 65 a 98 euro)''. ''Il parallelismo nell'aumento
dei prezzi, riscontrato nel corso dell'istruttoria - spiega ancora
la sentenza - non e' peraltro giustificabile in altro modo se non
con la concertazione: ne' la trasparenza delle tariffe, che
caratterizza strutturalmente il settore, ne' il caro carburante, che
avrebbe potuto comportare un aumento dei prezzi ma in misura
inferiore, ne' le perdite di bilancio degli operatori giustificano
un aumento dei prezzi cosi' simultaneo e significativo''. Chiusasi
quella vicenda, pero', sui traghetti per la Sardegna rimangono
accesi i riflettori: nel mirino ora c'e'
Tirrenia con la Regione Sardegna che ha
chiesto un'immediato congelamento degli aumenti dei prezzi di
trasporto da e per l'isola; tariffe che invece per la compagnia
''sono pienamente rispettose della convenzione esistente''.(ANSA).