I MARITTIMI ITALIANI SONO 38.500 MA GLI
INVISIBILI AVRANNO MENO FORZA Dalla newsletter di un giornalista di
shipping di lungo corso e cultore di Vittorio G. Rossi, Decio LUcano,
ecco il punto sull’assemblea di Confitarma e sulla flotta italiana.
“L’assemblea della Confitarma presieduta da Paolo d’Amico ( che sarà
avvicendato da Emanuele Grimaldi ) inizia nella relazione con una
immagine significativa : un telegrafo di macchina con il cursore su
“Slow Ahead” , prudenza ma anche concretezza e ottimismo nello
shipping. La flotta italiana ha 19 milioni di tonnellate , è ai
primi quindici posti nella classifica mondiale, le navi sono per il
66% sotto i 10 anni di età, il 44% sotto i 5; come numero 794 unità
superiori alle 1000 tsl, 787 da 100 a 1000 tsl; ma il 94% della
flotta , circa 18 milioni di tsl , sono iscritte al Registro
Internazionale, cioè bandiera italiana di comodo che è stata la
salvezza della flotta e il suo rilancio nella competizione
internazionale dei traffici. Abbiamo visto altre volte che la
bandiera ha una identità e importanza relative; la Grecia possiede
la flotta più grande, la Germania con Singapore non scherza, non
parliamo degli Usa e dell’UK, ecc., Insomma le bandiere di
convenienza sono proliferate , e quasi il 40% della flotta mondiale
è controllata dalla UE. I marittimi che navigano sotto bandiera
italiana al 31/12/13 erano 38.500 di cui 23.000 italiani e 15.000
non europei. La preoccupazione dell’armamento italiano sembra
rivolto soprattutto all’osservanza delle nuove Convenzioni ( MLC
2006 che entra in vigore in agosto), alla osservanza dei limiti
delle emissioni delle navi , alle procedure commerciali e legali
internazionali, all’ambiente. Le scadenze ai limiti di zolfo nei
combustibili ( il 3% dei gas serra mondiali sono emessi dal
trasporto marittimo ) sono alle porte: 2015 da 1% a 0,1% nei mari
del Nord Europa e a livello mondiale da 3,5 attuali a 0,5 per cento
entro il 2020. La UE sta preparando l’ennesimo provvedimento
burocratico: un documento che il bordo dovrà riempire con i dati
della quantità di CO2 emessa dalla nave annualmente e certificata da
un ente indipendente. L’obiettivo è il conseguimento della “
triplete “ EEE, Efficiency, Economy, Environment per le nuove unità
attraverso sistemi propulsivi LNG, ibridi, dual, ecc . A Le Bourget
in Francia sono stati presentati piccoli velivoli a propulsione
elettrica.... La formazione dei marittimi italiani è strettamente
seguita dagli armatori italiani attraverso accordi con le Accademie
e le scuole nautiche, Università, ma non vi è cenno come qualche
anno fa alla carenza di personale, vi è abbondanza di forza lavoro
nella flotta mondiale, e questo, al di là dei controlli
istituzionali, è preoccupante: le presenze invisibili avranno meno
forza “.
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