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TORRE DEL GRECO CIRO AMBROSIO HA SCELTO IL PATTEGGIAMENTO
Concordia, Ciro Ambrosio: l'ufficiale di plancia di Torre del Greco che accusò Schettino        

E' tra i cinque che ha scelto il patteggiamento, l'ufficiale di plancia originario di Torre del Greco, Ciro Ambrosio ha avuto 1 anno e 11 mesi. Durante i mesi successivi la tragedia al largo dell'isola del Giglio accusò il comandante Schettino, di Meta di Sorrento di aver dato l'ordine di cambiare la rotta. "Ho chiamato Schettino in plancia - prosegue - Verso le 21.25-30 è arrivato sul ponte e mi ha ordinato di mettere il timone a mano. Quando è salito ha disattivato il sistema di navigazione integrata e ha impostato il timone a mano. Ha preso il timone alle 21.39, cioè sei minuti e 40 secondi prima dell'impatto. C'era tutto il tempo per cambiare rotta, ho cercato di dargli delle indicazioni"."Schettino - affermò Ambrosio durante un'intervista - è stato avvisato sei miglia prima del punto di accostata al Giglio e mi ha chiesto di ritardare l'arrivo all'isola perché era a cena. Per poter ritardare ho diminuito la velocità e mi sono portato da 16.2 a 15.2 nodi". "Il comandante ha deciso di aumentare la velocità in prossimità dell'isola. Quando si è bloccato tutto, la nave è andata avanti per inerzia verso gli scogli". Dopo l'impatto, il naufragio. "Ho cercato di fare il possibile per salvare i passeggeri, non ho mai abbandonato la nave - afferma Ambrosio - Ho assistito a scene terribili in cui i passeggeri cercavano di salire sulle lance. Ho ammainato le scialuppe senza l'ordine di abbandono della nave che ancora non era stato dato. Vedevo i bracci delle scialuppe flettere tanto, quindi ho deciso di ammainare le lance in acqua. Ho cercato di raggruppare i passeggeri e con l'aiuto di altre persone e del comandante in seconda abbiamo ammainato circa sei zattere aiutando il maggior numero di persone". Ancora Ambrosio ricordò: "Ho lasciato la nave quando io e il comandante in seconda Cristinis avevamo l'acqua alle ginocchia. Siamo scivolati in acqua, avevo il giubbotto salvagente ma l'ho dato ad un passeggero. Poi ho accompagnato i passeggeri allo scoglio più vicino, in acqua c'era una trentina di persone. Il comandante Schettino era lì sullo scoglio, asciutto, al telefono. Sono tornato in acqua, ho recuperato altre quattro persone e poi sono tornato sullo scoglio". "Ho avuto paura di aver ammutinato la nave, mettendo in acqua le scialuppe senza l'ordine del comandante", sottolinea ancora Ambrosio Metropolis

 

 

 

 

                                        

 

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