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L'AD. MORACE. CONDIZIONI TROPPE RISTRETTIVE, PENSIAMO AL RITIRO

 

Tirrenia/Morace (Cin):Se condizioni Ue restano pensiamo a ritiro Da Bruxelles dubbi su aiuti di stato e concentrazione eccessiva

 

Roma, (TMNews) - Resta ancora tutta in salita la vendita di Tirrenia a Cin. La Compagnia italiana di navigazione potrebbe infatti ritirare la sua offerta per l'acquisizione della società statale qualora la commissione europea dovesse confermare le sue richieste. Lo ha ribadito l'amministratore delegato della Compagnia italiana di navigazione Ettore Morace alla vigilia della scadenza naturale del contratto di acquisto. "Se non c'è un chiarimento da parte della commissione - ha detto Morace interpellato da TMNews - non siamo intenzionati a rinnovare il contratto di acquisto che scade domani. Stiamo approfondendo queste richieste ma se le condizioni fossero quelle pensiamo di ritirare la nostra offerta". Il 25 luglio 2011 la cordata costituita dal Gruppo Grimaldi, Moby Lines e Marinvest aveva presentato un'offerta da 380 milioni di euro. In due successivi interventi, a ottobre e a gennaio, l'Antitrust Ue aveva sollevato delle perplessità relative rispettivamente a presunti aiuti di Stato e a presunte violazioni del regolamento sulla concentrazione eccessiva. Secondo indiscrezioni non confermate, Bruxelles chiederebbe l''abbandono' di alcune rotte sulla Sardegna e la restituzione, da parte dell'acquirente, di circa 400 milioni che Tirrenia avrebbe percepito dagli anni Novanta come contributi per le rotte sovvenzionate e considerati da Bruxelles aiuti di Stato. Rispetto a questa richiesta, Morace è deciso: "non possiamo pagare perché è evidente la discontinuità fra la vecchia Tirrenia e la Cin anche per il fatto che il contratto prevede che i circa 1.500 lavoratori della vecchia compagnia verrebbero licenziati e poi riassunti da Cin".Da Passera ancora nessuna indicazione Roma, 20 mar. (TMNews) - Per quanto riguarda il problema dell'eccessiva concentrazione, sembra invece che la soluzione individuata sia l'uscita di Gianluigi Aponte (Marinvest) dalla società proprio per mitigare questo aspetto. Nei giorni scorsi il governo, per bocca del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, aveva detto di "essere impegnato nella ricerca della migliore soluzione contemperando le varie esigenze in campo e tenendo ovviamente conto delle normative europee". Indiscrezioni di stampa riferiscono di una possibile proroga del contratto con Cin alla quale starebbe pensando il Governo ma a tale proposito, ha detto Morace, "dal ministro Passera ancora non abbiamo ricevuto nessuna indicazione". La Ue, secondo indiscrezioni, chiederebbe al Governo italiano l'annullamento della gara e il contestuale lancio di una nuova competizione che prevederebbe lo spacchettamento delle navi dalle linee in concessione, ipotizzando per queste ultime un bando che riguardi solo quelle indispensabili al servizio pubblico di collegamento con le isole. Oggi intanto Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno organizzato un presidio davanti al ministero "per sollecitare, alla luce delle osservazioni dell`Unione Europea, un intervento urgente del Governo ed una convocazione" perché, spiegano "l`esito della privatizzazione ha ricadute sull`occupazione e sui servizi di collegamento essenziale con le isole".


 

            

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