LE REAZIONI
SULL'APERTURA INCHIESTA DELL'ANTITRUST
La reazione di Cin. A parlare
è stato l’amministratore delegato della «Compagnia italiana di
navigazione», Ettore Morace, che è rimasto lo stesso anche
dopo l’uscita dalla prima società, la Cin1, degli armatori Gianluigi
Aponte e Manuel Grimaldi: «Quello dell’Antitrust – le sue parole – è
un atto dovuto che segue la Fase 1, quella in cui siamo stati noi a
notificare al garante l’assetto societario. Ripeto, siamo di fronte
a un atto dovuto e quindi, come previsto, collaboreremo da subito
con l’Antitrust, per dissipare le perplessità sollevate con l’avvio
della Fase 2». Ma a fine giugno o a metà luglio la Tirrenia salperà
sotto quale bandiera? Secondo Ettore Morace, fra un mese e mezzo
l’istruttoria si concluderà in maniera positiva per la Compagnia
italiana di navigazione, che così potrà finalmente garantire i
servizi in continuità territoriale.
L’assessore soddisfatto. La
Regione Sardegna, con Christian Solinas, non nasconde
certo questo nuovo successo. «Perché lo è – dice Solinas –.Dopo aver
evitato, a Bruxelles, che la Tirrenia finisse sotto il controllo dei
tre armatori, Aponte, Grimaldi e Onorato, adesso è l’Antitrust di
Roma a indagare sull’acquizione e il che vuol dire: tutte le nostre
perplessità anche sull’operazione Cin2 avevano un fondamento».
All’indomani del rimescolamento delle quote all’interno della
«Compagnia italiana di navigazione», la Regione era stata decisa nel
sostenere che «nulla sarebbe comunque cambiato col passaggio da un
monopolio all’altro, e cioè da quello degli armatori a quello della
coppia Onorato-Clessidra», e adesso l’avvio a Roma dell’istruttoria
sembra confermare che «bisogna indagare prima di assegnare in bianco
la Tirrenia alla Cin2, perché sono reali i rischi di una
posizione dominante nei trasporti marittimi». E tutto questo sembra
proprio l’inizio del sequel, cioè della seconda puntata, di quanto
avvenuto un anno fa con l’ormai arcinota battaglia dei mari, che
continuerà nel 2012