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L'INTERVISTA CHOC DI APONTE "LA SARDEGNA PROTESTA, ME NE FREGO"

SASSARI. Oltre il danno, la beffa. Dopo la vendita della Tirrenia ai tre armatori napoletani riuniti nella Cin, non si fanno attendere le reazioni dei nuovi proprietari nei confronti della proteste della Sardegna, alcune delle quali sono riassunte nella celebre formula del "Me ne frego". E' sufficiente dare uno sguardo alla rassegna stampa dei quotidiani campani per capire quali siano le opinioni dei nuovi acquirenti della Tirrenia nei confronti della Sardegna. Lo dimostra, nero su bianco, quanto pubblicato il 27 luglio dal quotidiano "Il Mattino" di Napoli che ha deciso di intervistare l'armatore Gianluigi Aponte, patron del colosso Msc per sapere quali saranno le prime mosse della cordata di imprenditori che ha acquistato per 380 milioni la compagnia Tirrenia, la sua flotta di 18 navi e, soprattutto, i finanziamenti per la continuità territoriale.L'imprenditore di Sorrento rassicura i lettori del giornale dicendo che l'affare sarà un importante segnale per l'economia all'ombra del Vesuvio. «Credo che in questo momento particolarmente difficile per Napoli - dice - l'acquisizione della Tirrenia rappresenti un messaggio molto importante». Il motivo è molto semplice, prosegue Aponte: «Occupazione e sede a Napoli sono garantite» (e lo erano anche prima, aggiungiamo noi, visto che circa l’80% dei 1552 dipendenti della compagnia sono residenti in Campania). Ma la parte più "brillante" dell'intervista è contenuta nelle dichiarazioni dedicate ai sardi. «Vuole dire qualcosa agli amministratori sardi?», chiede la giornalista facendo riferimento alle proteste dell'intera isola per la vendita. La risposta è contenuta in un simpatico aneddoto: «Tempo fa un mio carissimo amico discuteva sul fatto che i napoletani nel Nord vengono chiamati terroni. Ma lo stesso non avviene per i napoletani che non usano mai simili appellativi per gli abitanti del Nord». La giornalista del Mattino insiste: «E che c’entra con Tirrenia?» Ed ecco la risposta, testuale, di Aponte: «La spiegazione è che i napoletani non li considerano proprio e questo vale anche per i sardi». No comment


 

                 03-08-2011

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