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MARITTIMI
LE
SETTIMANE DELLA VITA
13/01/2012 - 20/01/2012.
A primo acchito potrebbe sembrare una semplice
trascrizione numerica di una
settimana qualsiasi.
Tuttavia non lo è.
Nemmeno Bartezzaghi, il massimo esponente della
materia enigmistica, avrebbe saputo fare meglio o
peggio a seconda dei punti di vista, quest'ultimi in
quanto molto simili alle ghiandole testicolari è noto che
ognuno ha i propri.
Dio ed i suoi portavoce a mio sostegno in terra, che
poi sarebbero mio Padre e
mia Madre, mi hanno concesso fino ad oggi di
vivere circa 2500 settimane.
Non le ricordo tutte.
Settimane benedette, settimane maledette.
Posso riassaporare quella del primo colpo di fulmine,
della scoperta della sessualità, della prima sigaretta, del primo
tradimento, della prima comunione.
Rivedo la settimana in cui mi sono imbambolato dietro
la sagoma di una Donna che avrei poi sposato, quella in cui è nato
mio Figlio, la settimana di Cataldo, quella del primo
scudetto, quella di ground zero. La settimana in cui sono spariti in
una
spirale di fumo nonna Nanninella, il
Guasto, Toni ò Cummannànte.
La settimana della spallata sismica del 23 novembre
1980, la settimana del colpo di mare del 29 dicembre 1981, la
settimana della gangway della M/n Msc Rhapsody
che per la prima volta si chiudeva dietro di me a partire dal 7
aprile del 1998 nel porto di Salerno.
Settimane su settimane fino ad arrivare a quella attuale, da sette
giorni iniziata e già passata. Per la prima volta in una settimana
della mia Vita ho avvertito la necessità di dare solidarietà
ad un essere umano e la cosa
sinceramente mi ha preoccupato e non poco.
Nelle settimane precedentemente scivolate sotto la
suola delle scarpe pensavo che questo termine usato ed abusato
si potesse onorare sufficientemente con una
sporadica elemosina, attraverso un sms di sostegno per quelli meno
fortunati di me, adoperando un
abbraccio accorato in una cerimonia funebre, materializzando
la condivisione di stati d'animo legati a doppia mandata con la
sofferenza, il
pregiudizio, l'emarginazione. Settimane , settimane bianche,
settimane sante
fatte di compitini svolti per bene, di mani e coscienza pulite. Per
la prima volta in
una settimana della mia Vita non mi sono nascosto dietro uno sterile
rituale collettivo. Più avanzava la premeditata
macellazione disinformativa e più saliva in me lo sdegno per
urlare il sostegno al solo uomo Franco Schettino, all'uomo solo
Franco Schettino. Lui un marittimo
spavaldamente inciampato in una perfida
scala costruita con il legno peggiore che si potesse raccattare in
giro e caduto in Disgrazia in un mare
di morte nera, io un marittimo anonimamente normale o
quello che Dio vorrà nel prosieguo. Ed a furia di parlare di
settimane ora che ci
penso, fra qualcuna delle prossime settimane mi aspetterà una
valigia che man mano che passano le
ore si avvicina ad una porta già umida di
lacrime...Commissario giù nel piazzale abbiamo aspettato per ore al
freddo...Commissario, devo parlare con un Commissario, la cabina fa
schifo...Commissario in cabina ho il cesso otturato, la luce del
bagno fulminata e l'aria condizionata a
palla...Commissario il mio cane non lo porto nel canile, ecco il
certificato, il mio cane soffre di depressione...Commissario io ho
pagato, io la
denuncio, io scrivo sui giornali, io ho un procugino che fa il
portiere al
Ministero...Commissario salga a bordo, Cazzo! Gente, per Fortuna ci
sono anche le carezze, perchè le sputazzate addosso
prima o poi fanno venire i reumatismi.
E dopo, un bel giorno, senza nemmeno accorgersene,
arriva il giorno che si torna a
casa. Si va, si viene, oggi qui, domani lì, le settimane della Vita
ti si squagliano fra le mani come la cera di una candela
storta; vale per tutti, belli e brutti, vivi e morti, già
perchè anche per i morti c'è un giorno all'anno per ricordare,
tranne per il Comandante di Meta di Sorrento (che ad essere precisi
è solo Meta perche' Meta non è di nessuno), a cui il ricordo
farà più male delle peggiori pene comminabili su questa terra.
Giusto o sbagliato non sta a me dirlo, posso solo
dire che
FRANCO SCHETTINO NAUFRAGATO VENERDI' 13 GENNAIO 2012
DOVEVA SBARCARE SABATO 14 GENNAIO 2012.
Nelle settimane della Vita a volte nemmeno una botta
di culo può salvarti la Vita, la tua e quella degli altri Settimane benedette, settimane maledette, una dopo l'altra.
Fino al cartello THE END.
Intanto dal mio stereo il Principe canta...
la storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta
escluso.
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare...
Firmato
F.S.C.

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