RASSEGNA STAMPA - COMUNICATI
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MARITTIMI
Il Comandante Schettino non è solo !
Basta con le turbative medianiche.
Il Presidente di CA.MA.dI. sta
valutando, con il suo consiglio nazionale, di denunciare gli aspetti
inpositivi della Autorità Marittima di Livorno nei confronti del
Comandante
di navi Francesco Schettino. All’uopo
divulga l’unita dissertazione prodotta dallo stesso consiglio
nazionale.
I tristissimi eventi succedutisi
dall' infausta data di Venerdì 13 Gennaio 2012, hanno prodotto
lutto, sgomento, tristezza e nel contempo tanta rabbia !
In questi anni appartenenti al terzo
millennio, a nostro avviso, viene difficile giustificare, a fronte
di qualsiasi grado di negligenza e di imperizia, il verificarsi di
eventi come quello che nei giorni scorsi si è verificato sulle coste
dell'Isola del Giglio.
Chi sgomento assiste all'accadimento
in parola, non può altro che pensare che nonostante le tecnologie ed
i miglioramenti registrati negli ultimi 100 anni, a tutt'oggi,la
nave non ha subito nessun mutamento capace di evitare quanto 100
anni fa accadeva alla RMS TITANIC !
-Uno scoglio, da tutti ritenuto
pericolosissimo, non adeguatamente e visibilmente segnalato secondo
i criteri IALA;
-una modernissima nave, che a seguito
di allagamento prodotto dalla lacerazione di lamiere dell'opera
viva, per l'avvenuto strisciamento sullo scoglio affiorante presso "LeScole”,
troppo velocemente rimane completamente disenergizzata nei servizi e
nella propulsione;
-una nave che nella eccellente
performance costruttiva , operativa e gestionale, nel rispetto di
tutte le regole disciplinanti la costruzione, l'assegnazione della
classe, l'armamento e la navigazione, per quanto di grave possa
essere accaduto, risulta eccessivamente debole ed incapace di
sopportare difetti di stabilità derivanti da fatti come quello
accaduto.
A nostro avviso, i fatti che hanno
determinato la catastrofe in tutta la sua interezza sono
attribuibili, si ad un eventuale errore umano, ma sicuramente anche
da un effetto domino, che alla presenza di carenze nascoste, dovute
magari all'inadeguatezza di limiti a garanzia di una sicurezza
sbandierata solo sulla carta a livello di codici e di regolamenti,
che alla fine, nel mondo delle concretezze, rimane scarsa,
insufficiente o addirittura inefficiente !
Il mondo intero, l'intera comunità
civile, dopo questo catastrofico evento,che ci
auguriamo possa essere il punto di
arrivo di un decorso storico, che speriamo possaessersi concluso
alla data del 13 gennaio2012, dovrebbe impegnarsi a rivedere quelli
che sono gli attuali veri livelli di reale sicurezza e le risposte
che in sciagure simili, potrebbero giungere in un non augurabile
futuro, alla presenza ed a seguito di nuovi scongiurabili eventi
catastrofici dello stesso tipo.
Si ritiene che la tristissima vicenda
della Nave COSTA CONCORDIA possa essere frutto di parecchi altri
errori errori umani, magari anche avallati e supportati da regole e
da norme inadeguate per il nuovo modello di nave da crociera che per
motivi di competizione commerciale, cantieri e compagnie di
navigazione, continuano ad offrire ad una clientela che sempre più
esigente sempre di più sceglie la nave quale interessante ed
attraente meta per le vacanze.
Alla presenza dei tristissimi e
gravissimi fatti accaduti, ed alla presenza delle varie
concause che hanno determinato la
perdita della vita di decine di persone ed il
naufragio della nave COSTA CONCORDIA,
non giustifichiamo ed energicamente ci
opponiamo alla disumana “LAPIDAZIONE
MEDIATICA” , volutamente ed in maniera
forse anche interessata, iniziata e
tenuta in essere, giorno dopo giorno, ormai da una settimana, dai
media, a danno del Comandante Francesco SCHETTINO.
Il Comandante SCHETTINO, risponderà
delle proprie colpe, seguendo i cammini
imposti dalla Legge, subendo un
civile processo.
Rimangono, inaccettabili alcuni
gratuiti, plateali ed insulsi atteggiamenti, fortemente
pubblicizzati dagli organi di informazione, ed addirittura premiati,
che
comunque, risultano essere di tipo
“datato”, facenti parte ormai di un periodo della
storia che ci auguriamo di non dover
più rivivere e che vogliamo solo ritenere
“passato”.
CA.MA.D.I. Sede Nazionale, addì 19
Gennaio 2012
Il Presidente ed il Consiglio
Direttivo Nazionale

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