Tre nuove navi.
Lo svecchiamento della flotta è una priorità. Al
posto della malandata classe Strada (1979-1981,
gli anni di costruzione) la Cin ha opzionato da
tempo tre «Cruise ferry» del 2003-2004. Saranno
noleggiati: due entreranno in servizio sulla
rotta Civitavecchia-Cagliari e uno sulla
Napoli-Cagliari-Palermo. Stando al piano
industriale, il servizio in continuità
territoriale dovrebbe migliorare subito. I
Cruise ferry sono classificate navi da
crociera per il trasporto misto,
passeggeri-auto-merci, e sono di una categoria
superiore rispetto ai traghetti Strada. In
particolare, sono tutt’altra cosa rispetto alla
Nomentana/Tirrenia, in servizio sulla
Civitavecchia-Cagliari, e bocciata più volte per
«i gravi ritardi, le partenze con un solo motore
o addirittura in avaria durante la navigazione».
Con sincerità, qualunque nuova nave sarà una
conquista. Per adesso, Cin non ha previsto
invece cambi di flotta sulle rotte del Nord
Sardegna, quelle da e per Olbia e Porto Torres.
Assunzioni.
L’accordo con i sindacati c’è da tempo e risale
ai giorni in cui a trattare era la vecchia Cin
(quella di Aponte, Grimaldi e Onorato) oggi
sostituta dall’ultima edizione della cordata,
Onorato-Moby e il fondo Clessidra. L’accordo,
ribadito, prevede che non ci saranno
licenziamenti e anzi potrebbero esserci presto
delle assunzioni se «il personale che oggi ha
i requisiti deciderà di essere accompagnato
alla pensione».
Fondazione.
È una novità. La Cin-Tirrenia vuole aprire a
Cagliari una scuola di alta specializzazione per
il personale marittimo. Due gli obiettivi della
Fondazione: tenere aggiornati gli equipaggi e
preparare i sardi a entrare finalmente nella
nuova grande famiglia Cin. La
scuola, in altre parole, dovrà favorire
soprattutto l’assunzione di marittimi
locali e mettere così fine alla storica
stagione di «soli napoletani» a bordo delle navi
Tirrenia.
Convenzione.
Anche i rapporti con lo Stato, secondo Cin, sono
chiari. La continuità territoriale non è in
discussione sulle rotte da e per Olbia, Porto
Torres, Arbatax e Cagliari. Il servizio – è
scritto sul contratto – sarà di qualità e
rispetterà «gli standard e le frequenze» in
inverno e nei mesi estivi. Resta da capire quale
sarà invece il futuro delle compensazioni, 72,6
milioni per otto anni. Per Cin che pagherà la
Tirrenia 380 milioni, quei soldi pubblici sono
una condizione imprescindibile fino a vincolare
«il rispetto delle successive scadenze al
rispetto dello Stato degli impegni previsti
dalla convenzione». Ma nei giorni scorsi
quell’accordo è stato messo in discussione da
Bruxelles, che indaga, e da sempre non piace
alla Regione. Al lieto fine, manca ancora
qualcosa.