(AGI) – Nuoro, 31 ott. – “Ogni giorno che passa senza sapere quali e quanti saranno i traghetti, e quali i prezzi per la prossima primavera vuol dire iniziare con un forte handicap e soprattutto assistere al ‘dirottamento’ dei nostri clienti verso altre destinazioni. Quanto spenderanno i potenziali utenti del sistema turistico isolano per venire in Sardegna nel 2012: 400 o 1.000 euro?” Sono le domande che Carlo Amaduzzi, il responsabile di Assohotel Confesercenti, rivolge al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in una lettera aperta in cui sollecita chiarezza sulle prospettive della cosiddetta “flotta sarda”.
“Abbiamo bisogno di una flotta per i trasporti marittimi, passeggeri e merci, dove i padroni siano i sardi”, sostiene Amaduzzi. “Abbiamo bisogno che l’esperimento Saremar sia triplicato per giungere a un movimento marittimo a prezzi calmierati che riguardi almeno il 12% dei passaggi. Le chiediamo di essere trasparente, chiaro e schietto con noi operatori turistici che non pochi sacrifici abbiamo fatto per far sopravvivere le nostre aziende ad una stagione veramente disgraziata”, scrive il responsabile di Asshotel a Cappellacci. “Siamo anche pronti a uno scatto di orgoglio imprenditoriale perche’ non vogliamo lasciare a nessun oligopolio marittimo i collegamenti con la nostra isola. Le potenzialita’ del nostro turismo sono enormi ma troppo spesso dimenticate: – se per venire in Sardegna si spendesse come per andare in Puglia o in Toscana, in pochi anni il turismo sardo potrebbe dare una diversa prospettiva a tutto il sistema economico e opportunita’ di lavoro a tutti i disoccupati, licenziati o cassaintegrati dell’industria”.
“In sostanza, la Saremar va privatizzata? Ci dica quale e’ la sua strategia per la prossima primavera?”, conclude Amaduzzi rivolto a Cappellacci. “Ricordi che il tempo ci e’ nemico”. (AGI) Red-Rob