Visita
medica
biennale
per i
marittimi
UilTrasporti
Sicilia
chiede
più
chiarezza
sulla
normativa
vigente
La
visita
biennale
è un
controllo
medico
che
prevede
un esame
del
sangue,
raggi ai
polmoni
e un
completo
controllo
generico
dello
stato di
salute.
Per
farla si
deve
andare
alla
SASN
(Servizio
sanitario
per i
marittimi)
dove si
verrà
sottoposti
alle
analisi.
La SASN
rilascia
poi un
certificato
che va
consegnato
in
Capitaneria
di Porto
affinché
sia
registrato
sul
libretto
la
validità
della
visita
(2
anni).
Senza il
timbro
della
biennale
non si
può
essere
imbarcati.
Effettuare
la
visita
medica
biennale
ed
ottenere
il
relativo
certificato
è un
percorso
apparentemente
semplice,
ma che
può
nascondere
anche
degli
intoppi
burocratici
e fare
sorgere
nei
marittimi
dei
motivati
dubbi
sul da
farsi in
particolari
circostanze.
Per
questa
ragione
la
Segreteria
regionale
della
UilTrasporti
Sicilia,
nell’ambito
del suo
impegno
a
sostegno
di tutti
i
marittimi,
ha
inviato
all’Ufficio
“Gente
di Mare”
della
Capitaneria
di porto
di
Palermo
una
richiesta
per
avere
maggiori
informazioni
sulla
procedura
e le
norme.
“Allo
scopo di
dirimere
ogni
dubbio e
prevenire
eventuali
controversie
connesse
alla
libera
interpretazione
delle
norme
riguardanti
la
visita
medica
biennale,
in
particolare
quelle
relative
alla
decisioni
dei
comandanti
delle
navi
mercantili
- si
legge
nella
lettera
- si
chiede
all’Ufficio
Gente di
Mare di
fornire
copia
del
regolamento
che
disciplina
la
validità
di
questa
certificazione
ed ogni
altro
adempimento
necessario
per
l’osservanza
delle
norme
vigenti
in
materia”.
Nella
sua
richiesta
la
Segreteria
regionale
della
UilTrasporti
Sicilia
si è
soffermata
su uno
dei
punti
più
controversi.
“Una
delle
domande
più
frequenti
in
proposito
riguarda
la
scadenza
della
validità
della
visita
biennale
mentre
il
marittimo
si trova
imbarcato.
La
validità
del
certificato
prosegue
sino
allo
sbarco
oppure è
necessario
eseguire
la
visita
nel
primo
scalo
disponibile?
Ed
inoltre,
può la
scadenza
della
biennale
intervenire
sino a
determinare
la
risoluzione
del
contratto
d’imbarco
in
corso?
Queste
ed altre
domande
-
conclude
la
lettera
inviata
dalla
UilTrasporti
Sicilia
-
possono
dare
luogo a
libere
interpretazioni
che, a
nostro
avviso,
non
possono
esistere
se non
sono
conformi
a leggi
e
regolamenti
uguali
per
tutti i
marittimi,
in tutto
il
territorio
nazionale
e per
tutte le
circostanze”.