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TIRRENIA: INTERPELLANZA PDL A MONTI SU PRIVATIZZAZIONE, SI RISCHIA MONOPOLIO SERVE APPROFONDITA VERIFCA

 

Roma, - (Adnkronos) - Una "approfondita verifica" per far luce sulle "iniziative poste in essere dalla famiglia Morace sia per quanto riguarda l'acquisizione di Siremar e di Tirrenia nonche' indirettamente di Toremar" che creerebbe "i presupposti per la realizzazione di un monopolio nel mercato dei servizi marittimi". Lo chiede il Pdl attraverso un'interpellanza al premier Mario Monti, titolare del dicastero dell'Economia, e al ministro dello Sviluppo economico e dei Trasporti Corrado Passera. Nell'interpellanza, primo firmatario il deputato Amedeo Laboccetta, i parlamentari Pdl ricostruiscono il processo di privatizzazione della compagnia Tirrenia che "come si apprende dagli organi di stampa - scrivono - sta per essere assegnata definitivamente alla Cin", compagine societaria della quale e' socio industriale Moby Lines e dalla quale sono usciti gli azionisti Grimaldi Napoli e Gruppo Aponte, "e che ha al suo vertice come amministratore delegato il signor Ettore Morace". Un'operazione che secondo gli interpellanti "avverrebbe senza specifiche garanzie concrete, se non un generico riferimento alla solidita' dei gruppi che hanno costituito originariamente la Cin". Un veicolo, a dire dei parlamentari Pdl, "creato appositamente per la gara e del quale non sono piu' parte i principali soci industriali".  La famiglia armatrice Morace, sottolineano nell'interpellanza, "attualmente controlla il 50% del mercato del traffico con le isole minori della Sicilia" e, "unitamente all'armatore Franza, controlla interamente i servizi marittimi che interessano lo stretto di Messina". Inoltre, "sono coinvolti nell'acquisizione di Siremar" con un'offerta inferiore "sia in termini di servizi che di tariffe" a quella della Compagnia delle Isole, composta da operatori locali e dal Gruppo Lauro; le compagnie da loro controllate, aggiungono i firmatari dell'interpellanza, "hanno beneficiato negli anni passati di circa 80 milioni di euro di contributi regionali e continuano a essere destinatarie, anche per l'anno in corso, di contributi per oltre 50 milioni di euro salvo integrazioni". Da qui l'interpellanza al Governo nella quale si chiede "se non ritenga di dover avviare un'approfondita verifica" sulle iniziative poste in essere dalla famiglia Morace


   

         

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