TIRRENIA:
SARDEGNA E SICILIA CONTESTANO VENDITA A CIN LETTERA A CATRICALA',
SENZA NOSTRO COINVOLGIMENTO SARA'BATTAGLIA (ANSA) -
CAGLIARI, - Lite sulle rotte delle vacanze da e per la Sardegna e la
Sicilia. I due governatori, Ugo Cappellacci e Raffaele Lombardo,
hanno consegnato una lettera al sottosegretario della Presidenza del
Consiglio, Antonio Catricala', in cui denunciano le conseguenze
legate alla procedura di cessione della
Tirrenia alla
Cin e annunciano di essere pronti a contestare la vendita. Per
evitare il braccio di ferro, chiedono al governo che le due Regioni,
attraverso le loro partecipate, possano entrare ''nella compagine
della societa' acquirente Cin''. ''L'incredibile vicenda della
privatizzazione della Tirrenia
non si e' ancora conclusa e le regioni Sicilia e Sardegna hanno
subito e subiscono le pesanti conseguenze dell'assenza, di fatto -
scrivono i due governatori - di concorrenza sulle rotte da e per le
due isole''. ''E' inutile ripercorrere - aggiungono i due presidenti
- le lunghe fasi delle gare, apparentemente finalizzate alla
cessione dell'azienda di trasporti marittimi, ultimo emblema della
marineria italiana, in concreto conclusasi con un nulla di fatto,
nonostante le interessanti offerte presentate anche da societa'
partecipate dagli Enti Regionali''. La presenza degli enti Regionali
nella nuova societa', ''avra' l'insostituibile funzione di vigilare
sulla razionalizzazione e fruibilita' dei servizi, mantenendo la
forma privatistica della gestione imprenditoriale'', si evidenzia
nella lettera. La lettera segue l'ennesimo scontro tra la Sardegna e
il Governo. In un'audizione al Senato, il Viceministro delle
Infrastrutture e trasporti, Mario Ciaccia, ha sottolineato che la
posizione della Regione e' quella di ''porsi in netto contrasto con
le norme nazionali e con l'intera procedura di privatizzazione
dell'ex gruppo Tirrenia'',
e ha contestato il varo della cosiddetta Flotta sarda, le navi della
Saremar (societa' della Regione) impiegate dalla scorsa estate nei
collegamenti con la Penisola per combattere il caro traghetti e il
''monopolio Tirrenia''.
Risponde Cappellacci: ''Appare singolare che si punti il dito verso
presunte violazioni delle norme nazionali e che si sorvoli invece
sui rilievi dell'Unione Europea circa le anomalie della vendita
della compagnia di navigazione e sulla politica tariffaria di
cartello posta in essere dagli armatori''. (ANSA).