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INCHIESTA SAREMAR FLOTTA SARDA BUCO DA CIRCA 2,5 MILIONI DI EURO
Ho passato quest’ultima settimana a far di conto e la mia scrivania sembra più quella di un commercialista revisore dei conti che quella di un cronista Capitan Ugo Cappellacci e la sua ciurmaglia, infatti, almeno dai dispacci della stampa amica, ammansita dalla pubblicità istituzionale regionale e, da una furente febbre da “copia e incolla” dei proclami presidenziali, pare voglia far proseguire, addirittura per un’altro anno, la fallimentare e costosa avventura dei due Bastimenti “Scintu” e “Dimonius”. E’ molto semplice, infatti, improvvisarsi armatori giocando a Monopoli con i nostri soldi, quando a pagare il conto degli errori dei mozzi Christian Solinas e Luigi Crisponi è sempre quello sventurato di Pantalone, il quale vorrei ricordarlo e scusate l’ eufemismo, ha già da tempo le “pezze al culo”.La Flotta Sarda chiude con un buco di circa 2,5 milioni di euro.Calcolando il costo medio variabile del carburante per ciascun viaggio, i costi fissi del noleggio delle due navi e tutte le altre importanti voci di costo, comprese le due dispendiosissime tratte inaugurali con sardo cuochi e catering esterno (leggi articolo), ho stimato in circa 9 milioni i costi totali della Flotta Sarda. I ricavi, invece, derivanti della vendita dei biglietti sia passeggeri che merci, si aggirano intorno ai 6,5 milioni di euro. Il bilancio di quest’ avventura in salsa nostrana, dunque, sembrerebbe, anche in assenza dei dati ufficiali, relativi ai ristorni del bar e del self service, dato in gestione alla siciliana Euro Ship Catering, non chiudersi in pareggio, ma bensì con una grossa perdita di circa 2,5 milioni di euro.Capitan Ugo Cappellacci & C. hanno comunque la possibilità di contestare questi dati, rendendo subito e di pubblico dominio il bilancio “separato” della Saremar/Flotta Sarda.L’ indice Nielsen.L’ indice Nielsen viene usato dagli operatori del settore pubblicitario per sapere quanto ciascuna azienda italiana o ente pubblico investe nella pubblicità. Ricercando l’investimento pubblicitario della Saremar di questi ultimi mesi, ho scoperto che ha speso la modica cifra di 348 mila euro, mentre la Regione Autonoma della Sardegna ha investito altri 569 mila euro, per un totale di 917 mila euro. Perchè sono importanti questi due dati separati? Semplicemente per scoprire come la Regione Sardegna abbia pubblicizzato la Flotta Sarda (aiuto di Stato), sponsorizzandola all’interno di eventi molto onerosi e inutili come il Meeting di CL a Rimini.La Flotta Sarda al Meeting di Comunione e Liberazione.Quest’ anno ho partecipato per la prima volta al Meeting di CL e, all’ingresso della Fiera di Rimini, mi è stata consegnata la guida ufficiale della kermesse, all’interno c’ era il calendario degli eventi e la pubblicità di alcuni grandi sponsor: Intesa San Paolo, Wind, Finmeccanica, Enel, Eni, Edison, Fiat, Trenitalia e, sorpresa delle sorprese, la Saremar con la barchetta di carta. Proseguo e raggiungo lo stand della Regione Sardegna; vuoto, sguarnito e con due promoter romagnole che non avevano mai visitato la Sardegna e che non sapevano promuoverne l’immagine (guarda il video). Lo stand era deserto e la gente si fermava, quasi, solo per chiedere indicazioni utili a raggiungere la toilette. All’interno dello stand, però, noto nuovamente una pubblicità che mi è familiare: la fantomatica “barchetta di carta”, stavolta incorniciata in un enorme espositore illuminato, posto al centro dello stand. La presenza della Regione Sardegna al Meeting di CL è costata ai contribuenti sardi la bellezza di 100 mila euro, per il solo fatto che il primo ufficiale di Capitan Cappellacci, Giorgio La Spisa, è un numerario della Compagnia delle Opere (guarda il video con un imbarazzato assessore). Quanto ha inciso, dunque, la pubblicità della Flotta Sarda sul costo totale di 100 mila euro pagati dalla Regione Sardegna a CL? E’ come se al posto della società Saremar, la quale ricordo non deve usufruire di alcun aiuto di Stato, in quanto equiparata alle altre società presenti sul mercato, ci fosse stata la pubblicità della Grimaldi, della Snav o della Moby! Con questo trucchetto, ipotizzando che sia andata così, si è riusciti a falsare le regole della libera concorrenza, facendo pubblicità alla Flotta Sarda a spese di un assessorato regionale, evitando l’esborso effettivo da parte della Saremar.La pubblicità della Flotta Sarda sui tram e i bus nelle citta del nord Italia.Nel luglio scorso, passeggiando per Bologna, mi è passato davanti un bus, il quale sulla fiancata sinistra aveva un cartello pubblicitario con la solita barchetta! Un incubo, la pubblicità dei bastimenti era ovunque, Capitan Cappellacci aveva, forse, scelto la mia città per farmi uno sgarbo? Scoprirò, solo più tardi, che erano state tapezzate di queste pubblicità, seguendo uno schema a macchia di leopardo, numerose città del nord Italia. Quanto sarà costata questa colossale operazione promozionale?La telefonata al dirigente della concessionaria pubblicitaria.Decido di chiamare la concessionaria che ha curato la campagna sugli autobus, la quale è la più importante del nostro paese. Parlo con un manager, il quale purtroppo non mi rivela l’importo fatturato dalla sua società alla Flotta Sarda Saremar. Gli chiedo allora di farmi un preventivo di quanto avrei speso per un’altra società, ma con le stesse caratteristiche del pacchetto coperto da “segreto regionale“. Mi ha risposto che tra la pubblicità nei tram e nei bus, aggiungendovi i black ward (cartellonistica), di cui non si era occupata la sua concessionaria, l’importo dell’operazione si aggirava occhio e croce intorno ai 500 mila euro. Un bel salto di qualità! Pensate che l’anno prima la Saremar aveva speso la modica cifra di 6 mila euro in pubblicità, quando le presenze in Sardegna si aggiravano intorno ai 5 milioni di turisti. Quest’anno con la flotta sarda, nonostante l’ingente somma spesa per la pubblicità, ha trasportato con le sue due navi circa 120 mila passeggeri con una qualità da nave cargo (vedi questo video e leggi questo articolo), mentre il calo totale delle presenze turistiche nel 2011 si è attestato intorno al 30/35%. Tutta colpa del caro traghetti, come vogliono far credere ai sardi Capitan Cappellacci e i mozzi Solinas e Crisponi, oppure è dovuta anche alla totale assenza o inadeguatezza di politiche efficaci per rilanciare il turismo in Sardegna?L’inventore della barchetta di carta Nella guida ricevuta al Meeting di CL era indicata, , a lato della pubblicità Saremar, il nome di una società pubblicitaria di Cagliari. Ho visitato il sito per ricercare il numero di telefono della stessa e magicamente ricompare la barchetta Saremar. Clicco dentro e scopro che il committente non è la società marittima Saremar, ma bensì la Regione Autonoma della Sardegna (vedi link della pagina qui). Chiamo immediatamente il titolare dell’agenzia e chiedo delucidazioni in merito. Mi risponde che anche se nel suo sito compare come committente la Regione Autonoma della Sardegna, la fattura è stata inviata alla Saremar.I conti di questa operazione non sono chiari e trasparenti sin dal suo nascere. Una cosa è certa, però, lo spreco delle risorse pubbliche continuerà ancora per un anno, con l’indifferenza di chi ha il compito di impedirlo.di Massimiliano Cordeddu. il democratico
 

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                 16-09-2011

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