Torre d'aMare
IL NOSTRO DOVERE .....SOLO INFORMARE 

   

 webmaster    Bartolo Russo                                                                                               stampa locale  Camillo Scala

 

        HOME PAGE

CHI SIAMO

       COMUNICA CON NOI 

notizie sindacali

    COMUNICATI

       ACCORDI SINDACALI

    PROBLEMA  AMIANTO

    MARITTIMI

    TUTTO SULLA PENSIONE

CRONACA LOCALE

SPORT LOCALE

                 DOSSIER

UTILITA'

  Televideo

  Vesuviana

  Raccolta differenziata

  Torre News

   Orario Treni

   Aerei

  Pagine Bianche

  Meteo

Multimedia

Video

    Foto

    CANALE YOU TUBE

Sindacati

CGIL

CISL

UILTRASPORTI

FEDERMAR

UGL

U.S.B.

   ORSA MARITTIMI

   SDM

   U.S.C.L.A.C.-U.N.C.Di.M

MARITTIMI

PARENTI MARITTIMI, MAI CHIESTO SILENZIO STAMPA

In merito ad una velina diramata dall’agenzia Ansa (Campania) su un comunicato di Palazzo Chigi, per la vicenda dei 22 ostaggi, 5 italiani e 17 indiani, sulla nostra imbarcazione Savina Caylyn, i parenti dichiarano di non aver mai chiesto il massimo riserbo alla stampa.

Oggi 17 settembre, alle ore 12,09, l’agenzia di stampa Ansa ha inoltrato una velina contenente le dichiarazioni di Palazzo Chigi, in merito alla vicenda della nostra petroliera, Savina Caylyn, sequestrata nel mare dei pirati l’8 febbraio scorso e ancora in mano ai moderni bucanieri. Il titolo del comunicato Ansa Campania “Pirateria: Savina Caylyn; P.Chigi, no intervento militare” ha un sotto titolo leggermente fuorviante: “Su richiesta famiglie ostaggi, stampa mantenga riserbo”. Contattati dalla nostra redazione alcuni dei familiari della Savina Caylyn, hanno dichiarato che nessuno ha mai pronunciato quelle parole e che nessun riserbo è stato chiesto da loro alla stampa, anzì, auspicherebbero una moltiplicazione delle informazioni sulla vicenda, affinché sia tenuta alta l’attenzione per questa situazione che vede ormai da oltre 7 mesi 22 uomini del mare, 5 italiani e 17 indiani, sotto tortura e costretti ad ogni tipo di molestia fisica e mentale, da parte dei pirati somali. “Non ho mai parlato di silenzio stampa, ne tantomeno ho chiesto il riserbo mediatico sulla vicenda – ha dichiarato Nicola Verrecchia, figlio del direttore di macchine sulla savina Caylyn – e neppure mi è mai passata per la testa una simile richiesta. Sono mesi che stiamo cercando esattamente il contrario, e il silenzio suggerito dalla Farnesina per lavorare meglio e portare a casa i nostri familiari non ha portato a nulla ed è stato rispettato da noi per oltre 5 mesi.”. Gli fa eco Nunzia Lubrano Lavadera, moglie del comandante della Savina Caylyn: “Chiesto il riserbo alla stampa? Ma se stiamo facendo il diavolo a quattro perché si parli di questa storia. Di silenzi ne abbiamo sentiti troppi. Lo stesso presidente della Camera, Gianfranco Fini, ci ha detto di tenere alta l’attenzione sul caso
Il “no” dei parenti è invece scontato per l’eventualità troppo spesso paventata di un’operazione militare per liberare gli ostaggi. Il blitz avrebbe avuto un certo senso, per quanto sempre rischioso, solo e soltanto a poche ore dall’arrembaggio della nave, quando a bordo si trovavano soltanto 5 pirati e non circa una quarantina, quanti risultano adesso a bordo della petroliera

                                 TORNA INDIETRO
 

                 18-09-2011

                                    Stampa questa pagina 

 

 

   

     CANALE YOU TUBE

  

LE ULTIMISSIME SULLA TIRRENIA....YOU TUBE.....

               Rubrica

           Camillo Scala

Ma cosa fanno i marinai quando non navigano  

nuovi profili on line

  L'Esperto  Risponde     

       Dm  D'Anniballe    

Amianto

Pensione

cell. 3924268995

 

C.I.M.M.

Cassa Interaziendale Marina Mercantile

Societa’ Cooperativa

a.r.l.

Trieste – Via Torre Bianca n.12

Reg.delle Imprese n.4131-U.I.C. 3595

Cod.Fisc.-P.Iva : 00106200322

Tel.e fax 040/365028

 

     

       L'InformaTorre

LINK

SITI AMICI

NAVI E ARMATORI

TORREOMNIA

 

       

  

 Registrazione nei Motori di Ricerca - Inserisci  Sito