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TIRRENIA:
MORACE (CIN), DA BRUXELLES SEGNALI NON POSITIVI A.D, BOCCIATURA
ACQUISTO COMPAGNIA NAVIGAZIONE SAREBBE PECCATO (ANSA) -
ROMA, 9 FEB - ''I segnali da
Bruxelles non sono positivi, se arriva la bocciatura, pazienza. Noi
la nostra parte l'abbiamo fatta. Peccato per
Tirrenia
perche' era un'ottima opportunita' per riportarla alla societa' di
una volta''. Si dice solo stanco ma sembra di cogliere un po' di
pessimismo nelle parole di Ettore Morace, amministratore delegato di
Cin (Compagnia italiana di navigazione), la cordata costituita da
Marinvest, Grimaldi e Onorato per acquisire il controllo di un ramo
del gruppo Tirrenia,
operazione su cui la commissione Ue ha aperto un'indagine. ''La
pronuncia e' attesa per il 4 giugno perche' si e' passati alla fase
2, che prevede 90 giorni per rispondere in modo definitivo, la
pratica e' complessa'' spiega Morace conversando con l'ANSA
all'indomani del suo viaggio a Bruxelles per ''consegnare ulteriori
documenti''. ''Il feeling non e' positivo - ribadisce - Peccato,
avremmo risolto in maniera bellissima la questione della continuita'
territoriale in Sardegna e Sicilia. Il piano industriale era
importante - sottolinea usando il verbo al passato - e avrebbe
rivalutato la storica di navigazione. E' un anno e mezzo che
lavoriamo su questa cosa, e' un'operazione nata con tanta serieta' e
grande entusiasmo da parte di tre societa' il cui unico intento era
mettere a posto una societa' storica come
Tirrenia''.
Morace fa solo un accenno ad ''attacchi allucinanti, falsi e
tendenziosi'' contro questa operazione, ribadendo la difesa di ''un
progetto importante che avrebbe ammodernato per bene la flotta con
nuove navi, per un investimento importante'' senza dimenticare
l'importanza per duemila lavoratori'' sul cui futuro c'e' la forte
preoccupazione dei sindacati. Ma non si da' per vinto, e dicendo
''noi continuiamo'' fa capire che c'e' ancora un filo di speranza.
In base all'indagine preliminare Bruxelles ha espresso ''serie
preoccupazioni'' sulla conformita' dell'operazione alle norme in
materia di concorrenza, in particolare perche' le parti detengono
insieme quote di mercato molto elevate - se non una vera e propria
posizione di monopolio - su numerose rotte italiane. In particolare,
la Commissione cita ''alcune rotte da e verso la Sardegna''. La
decisione di procedere a un esame approfondito, tuttavia, ha fatto
sapere Bruxelles ''non pregiudica l'esito finale
dell'indagine''.(ANSA).

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