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MARITTIMI
VENDITA TIRRENIA,
SEGNALI NEGATIVI DA BRUXELLES
BRUXELLES
«I segnali da Bruxelles non sono positivi, se arriva la bocciatura,
pazienza. Noi la nostra parte l'abbiamo fatta. Peccato per Tirrenia
perché era un'ottima opportunità per riportarla alla società di una
volta». Si dice solo stanco ma sembra di cogliere un po' di
pessimismo nelle parole di Ettore Morace, amministratore delegato di
Cin (Compagnia italiana di navigazione), la cordata costituita da
Marinvest, Grimaldi e Onorato per acquisire il controllo di un ramo
del gruppo Tirrenia, operazione su cui la commissione Ue ha aperto
un'indagine. «La pronuncia è attesa per il 4 giugno perché si è
passati alla fase 2, che prevede 90 giorni per rispondere in modo
definitivo, la pratica è complessa», spiega Morace all'indomani del
suo viaggio a Bruxelles per «consegnare i documenti». «Il feeling
non è positivo. Peccato, il piano industriale era importante»,
sottolinea usando il verbo al passato. LA POLEMICA Morace fa solo un
accenno ad «attacchi allucinanti, falsi e tendenziosi» contro questa
operazione, ribadendo la difesa di «un progetto importante che
avrebbe ammodernato per bene la flotta con nuove navi, per un
investimento importante». Ma non si dà per vinto, e dicendo «noi
continuiamo» fa capire che c'è ancora un filo di speranza. In base
all'indagine preliminare Bruxelles ha espresso «serie
preoccupazioni» sulla conformità dell'operazione alle norme in
materia di concorrenza, in particolare perché le parti detengono
insieme quote di mercato molto elevate - se non una vera e propria
posizione di monopolio - su numerose rotte italiane e in particolare
su «alcune rotte da e verso la Sardegna». D'ANDREA IN SENATO I
senatori del Pd in commissione Trasporti hanno chiesto la
convocazione urgente del commissario straordinario della Tirrenia,
Giancarlo D'Andrea, prevista per mercoledì prossimo, alla luce del
ridimensionamento dei collegamenti con la Sardegna dopo l'incidente
di Civitavecchia. «Chiediamo al Governo Monti di fare indietro tutta
sulla vendita», spiega Francesco Sanna, primo firmatario di
un'interrogazione ai ministri dei Trasporti e Affari europei. «È
evidente che per questa estate non ci sarà nessun passaggio di
proprietà di Tirrenia e di responsabilità dell'impresa marittima.
L'amministrazione straordinaria sta pianificando i servizi e le
prenotazioni con un'offerta competitiva nei confronti delle altre
compagnie?»

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