SAVINA
,LE
FAMIGLIE
DEGLI
OSTAGGI
PRESIDIANO
LA SEDE
DELL'ARMATORE
In
questa
settimana
cruciale
in cui
si
decidera'
per la
vita o
l'inizio
delle
torture
a la
possibile
morte di
alcuni
ostaggi
della
petroliera
Savina
Caylyn,
minacciati
dai
pirati
somali,
una
rappresentanza
delle
famiglie
di
Procida,
di Pian
di
Sorrento,
di
Gaeta,
di
Trieste
con la
mamma di
Eugenio
Bon,
manterranno
un
presidio
permanente
davanti
alla
sede
della
compagnia
di
navigazione
'Fratelli
D'Amato'
in via
dei
Fiorentini
21 a
Napoli.
Lo fa
sapere
da
Trieste
Adriano
Bon, il
padre di
Eugenio.
"La'
dove il
Governo,
ineccepibile
-
afferma
Bon -
nell'applicare
le
azioni
antipirateria
previste
dal
protocolo,
ma
assente
per
l'unica
azione
risolutiva
extra
protocollo,
ora la
vita o
la morte
di
questi 5
italiani
e di 17
amici
indiani
rimane
nelle
mani
delle
decisioni
dei
'Fratelli
D'Amato'.Non
vorremmo
mostrare
al mondo
che
l'Italia
istituzionale
e quella
privata
-
paventa
il padre
dell'ostaggio
- hanno
decretato
una
virtuale
condanna
a morte.
Credo
che gli
italiani
questo
non
potrebbero
perdonarlo".
metropolis