Aiuti
di
Stato,
Ue apre
indagine
su
Tirrenia
e
Siremar
Roma, 08
OTT (il
Velino/AGV)
- La
Commissione
europea
ha
avviato
un'indagine
approfondita
in
materia
di aiuti
di Stato
in
relazione
ad
alcune
misure
di
sostegno
pubblico
che
l'Italia
ha
adottato
a favore
delle
societa'
dell'ex
Gruppo
Tirrenia
che
gestiscono
il
servizio
di
traghetti
tra
l'Italia
continentale
e
diverse
isole.
Le
riserve
della
Commissione
riguardano
la
possibilita'
che la
compensazione
per
obblighi
di
servizio
pubblico
corrisposta
dall'Italia
a dette
societa'
a fronte
dei
servizi
erogati
su
alcune
rotte
marittime
comporti
un
indebito
vantaggio
economico
rispetto
ai loro
concorrenti.
La
Commissione
esaminera'
inoltre
se vi
sia un
ulteriore
sostegno
concesso
alle
societa'
del
Gruppo
Tirrenia
nel
contesto
della
loro
privatizzazione
che
possa
falsare
la
concorrenza
sul
mercato.
La
Commissione
aveva
ricevuto
alcune
denunce
riguardanti
la
proroga
dei
contratti
di
servizio
pubblico
oltre la
scadenza,
avvenuta
nel
dicembre
2008,
delle
convenzioni
che
disciplinavano
la
fornitura
del
servizio
ed
alcuni
aspetti
del
processo
di
privatizzazione.
In
particolare,
la
Commissione
valutera'
se la
proroga
dei
contratti
di
servizio
pubblico
oltre la
fine del
2008 sia
conforme
alle
norme UE
in
materia
di
servizi
di
interesse
economico
generale
(SIEG).
I
contratti
riguardano
i
trasporti
marittimi
tra
l'Italia
continentale
e
Sicilia,
Sardegna
ed altre
isole
italiane.
Caremar,
Saremar
e
Toremar
-
ricorda
l'Ue -
sono
state
trasferite
alle
Regioni
Campania,
Lazio,
Sardegna
e
Toscana
nell'ambito
della
riorganizzazione
del
Gruppo
Tirrenia
in vista
della
loro
privatizzazione
e la
privatizzazione
di
queste
tre
societa'
non
rientra
nell'ambito
di
applicazione
della
presente
indagine.
Joaquín
Almunia,
Vicepresidente
e
Commissario
per la
concorrenza,
ha
affermato:
"E'
naturale
che gli
Stati
membri
debbano
compensare
le
imprese
per i
maggiori
costi
che
sostengono
nel
fornire
un
servizio
di
interesse
economico
generale.
Tuttavia,
la
Commissione
ha anche
l'obbligo
di
verificare
che tali
servizi
siano
chiaramente
definiti
e che
non vi
sia
sovracompensazione.
La
Commissione
approva
le
iniziative
intraprese
dalle
autorita'
italiane
per
aprire
il
mercato
del
cabotaggio
marittimo,
ma deve
anche
garantire
che la
privatizzazione
di due
delle
societa',
Tirrenia
di
Navigazione
e
Siremar,
non
abbia
comportato
sovvenzioni
indebite".
L'avvio
di
un'indagine
approfondita
permette
ai terzi
interessati
di
comunicare
le
proprie
osservazioni
sulle
misure
in
esame,
senza
che cio'
possa
tuttavia
pregiudicare
l'esito
dell'indagine.
La
Commissione
Ue deve
verificare
se i
servizi
marittimi
forniti
dalle
societa'
a
partire
dal 2009
fossero
stati
effettivamente
definiti
servizi
di
interesse
economico
generale
dall'Italia
prima di
essere
assegnati
a dette
societa'
e se le
compensazioni
versate
a fronte
di tali
servizi
siano
proporzionate
ai costi
netti
sostenuti
dalle
stesse
per
assolvere
l'obbligo
di
servizio
pubblico.
In
secondo
luogo,
la
Commissione
deve
stabilire
se
alcuni
provvedimenti
pubblici
che
l'Italia
ha
adottato
a favore
delle
societa'
dell'ex
Gruppo
Tirrenia
nel
contesto
della
loro
privatizzazione
siano
tali da
procurare
ai
beneficiari
un
indebito
vantaggio
economico
sui loro
concorrenti.
I
provvedimenti
in
questione
riguardavano
principalmente
ulteriori
finanziamenti
pubblici
per
coprire
le spese
correnti
e
vantaggi
fiscali.
Infine,
la
Commissione
teme che
il
metodo
scelto
dall'Italia
per
privatizzare
Tirrenia
di
Navigazione
e
Siremar
possa
conferire
un
vantaggio
alle
imprese
privatizzate
o ai
loro
acquirenti.
Quando
una
societa'
viene
privatizzata
attraverso
la
cessione
di
attivi,
la
Commissione
ritiene,
in linea
di
principio,
che la
vendita
non
comporti
aiuti di
Stato se
i
cespiti
sono
stati
venduti
al
miglior
offerente
in esito
ad una
procedura
aperta,
trasparente,
non
discriminatoria
e
incondizionata.
Le
informazioni
di cui
dispone
in
questo
momento
non
consentono
alla
Commissione
di
escludere
che, se
i
criteri
di
selezione
fossero
stati
piu'
trasparenti
e la
procedura
non
soggetta
a
condizioni,
altri
offerenti
sarebbero
stati
interessati
a
partecipare
alla
gara e
avrebbero
potuto
presentare
offerte
migliori
per
Tirrrenia
di
Navigazione
e
Siremar.
Il
procedimento
avviato
oggi
dalla
commissione
Ue e'
distinto
da un
altro
procedimento
in corso
che ha
per
oggetto
il
riesame
dei
contratti
di
servizio
pubblico
prima
della
fine del
2008,
avviato
dopo che
nel 2009
il
Tribunale
ha
annullato
una
decisione
della
Commissione
del 2004
che
riteneva
le somme
versate
dall'Italia
al
Gruppo
Tirrenia
a titolo
di
compensazione
parzialmente
compatibili
e
parzialmente
incompatibili
con le
norme UE
in
materia
di aiuti
di
Stato. -
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