Diminuisce
ancora
il
traffico
passeggeri
ad
Olbia,
Golfo
Aranci e
Porto
Torres.
Lo
comunica
l'Autorita'
portuale
del Nord
Sardegna,
che ha
giurisdizione
sui
porti di
Olbia,
Golfo
Aranci e
Porto
Torres.
Oltre 1
milione
e 220
mila
passeggeri
in meno
rispetto
allo
scorso
anno. E'
l'ultimo
dato a
chiusura
di una
stagione
turistica
che ha
segnato
il
tracollo
per i
porti
del Nord
Sardegna.
A subire
maggiormente
il colpo
e' lo
scalo di
Olbia,
contraddistinto
dal
segno
meno su
tutti i
mesi.
Dal 1
gennaio
al 30
settembre,
infatti,
le navi
in
movimento
da e per
l'Isola
Bianca
sono
state
5.095,
ben
1.182 in
meno
rispetto
al 2010,
l'equivalente
di un
calo
percentuale
che
supera
il 18,8
punti.
Diminuzione,
come
gia'
piu'
volte
motivato,
generata
dalla
sospensione
di due
rotte
(Civitavecchia
Olbia
della
Snav e
Genova
Olbia di
Tirrenia),
dall'ottobre
2010 e
per i
primi 4
mesi
dell'anno,
e dalla
cancellazione
di
decine
di corse
diurne
nel
periodo
estivo
per
carenza
di
prenotazioni.
Meno
navi,
ma,
soprattutto,
meno
passeggeri.
Rispetto
allo
scorso
anno,
Olbia ha
perso
circa un
milione
e 70
mila
passeggeri,
con una
forbice
percentuale
che si
allarga
al 30,3
per
cento,
con un
picco
massimo
a
settembre,
il cui
crollo
si
attesta
al -
33,5%.
Dopo tre
mesi di
ripresa,
si
arresta
anche la
crescita
nello
scalo di
Golfo
Aranci.
Nonostante
l'incremento
del
numero
delle
navi,
che
passano
da 1.184
del 2010
a 1.285
dell'anno
in
corso,
per un
piu'
8,53 %,
il
numero
dei
passeggeri
riprende
a
diminuire.
Al 30
settembre,
infatti,
il
bilancio
si
chiude
con un
calo del
2,79 %,
l'equivalente
di poco
piu' di
24 mila
unita'
in meno.
Calo che
risulta
contenuto
dalla
presenza,
fino
alla
meta'
dello
scorso
mese,
della
compagnia
di
bandiera
sarda,
che ha
arginato
la
perdita
degli
ultimi
due
mesi,
dopo un
giugno e
luglio
di
crescita.
Contenuta,
ma
comunque
pesante,
la crisi
dello
scalo di
Porto
Torres.
Nonostante
la
crescita,
su
alcuni
mesi,
del
numero
di
collegamenti
da e per
il
continente,
che
comunque
non
porta la
percentuale
al segno
positivo
(il calo
e' del
2,48%),
il porto
del Nord
Ovest
non
accenna,
come nel
caso di
Olbia,
ad un
miglioramento.
Superano
le 127
mila e
670
unita' i
passeggeri
in meno
rispetto
al 2010,
per una
diminuzione
che si
attesta
al 14,30
%. Calo
legato,
oltre
alla
crisi,
anche
alla
forte
diminuzione
dei
collegamenti
nella
''bassa
stagione''
(una
delle
due
linee
per
Genova
e'
passata
a
trisettimanale
e la
Civitavecchia
- Porto
Torres -
Barcellona
ha
ripreso
solo
nella
tarda
primavera)
e alla
cancellazione
di
decine
di scali
nei
periodi
estivi.
''Con
settembre
chiudiamo
una
stagione
drammatica
per il
trasporto
marittimo.
Il calo
del 23
per
cento
sui tre
porti, -
dice
Paolo
Piro,
Presidente
dell'Autorita'
Portuale
del Nord
Sardegna
- e in
particolare
quello
del 30
su
Olbia,
ci
impone
adeguate
contromisure.
Un'emorragia
di oltre
un
milione
e 220
mila
passeggeri
in
arrivo e
partenza
su tre
porti,
un
milione
e 69
mila dei
quali ad
Olbia,
rischia
di
essere
il
prologo
ad una
stagione
invernale
difficile
per
l'economia
dell'Isola''.
Il
riferimento
e' ai
mesi
ottobre
- marzo.
''Ad
oggi -
continua
Piro -
non si
intravedono
certezze
e
soluzioni
concrete.
Assistiamo
ad una
fase di
impasse
nella
vicenda
Tirrenia,
ad un
rallentamento
delle
procedure
per il
varo
delle
eventuali
corse
invernali
della
compagnia
di
bandiera,
alla
mancanza
di
vivacita'
degli
altri
armatori
che,
capisco,
si
trovano
a fare i
conti
con
perdite
fortissime.
Mi
auguro
solo
che, a
breve,
torni a
risplendere
un
raggio
di sole
su
quest'Isola''.
Nonostante
gli
ultimi
due mesi
di stop,
con
perdite
rispettive
del -
11,7% e
-
16,27%,
effetto
della
contrazione
della
domanda
legata
al calo
delle
presenze
nell'Isola,
resta
positivo
il
bilancio
delle
merci
nel
porto di
Olbia.
Piu'
4,11%,
per un
totale
di
4.730.452
di
tonnellate,
circa
187 mila
in piu'
dello
scorso
anno.Trend
sempre
negativo,
invece,
per il
traffico
merci su
rotaia a
Golfo
Aranci.
Al mese
di
settembre,
si
registra
un
ulteriore
crollo
del 54 %
rispetto
al 2010.
Percentuale
risibile
se
parametrata
ai
traffici
degli
anni 90.
Un
esempio
per
tutti,
il
traffico
registrato
nel
1995,
con
52.245
carri
ferroviari
e
2.858.491
tonnellate
di
merce.
Positivo,
nonostante
una
piccola
battuta
d'arresto
nel mese
di
settembre,
il
settore
delle
merci su
gommato
nello
scalo
del Nord
Ovest
sardo.
Poco
piu' di
1
milione
e 100
mila le
tonnellate
merci
trasportate,
92 mila
in piu'
dello
scorso
anno,
per una
crescita
che si
attesta
al +
9,14 per
cento.
Negativa,
di
contro,
la
movimentazione
delle
rinfuse.
Meno
navi
rispetto
allo
scorso
anno (-
13,91%)
e meno
tonnellate
di merce
trasportate.
Se si
eccettua
la
crescita
nei mesi
di
maggio e
settembre,
le
rinfuse
secche
(principalmente
carbone
e altri
minerali)
diminuiscono
del 15,8
per
cento,
pari a
circa
186 mila
tonnellate
in meno.
Piu'
ampia la
forbice
percentuale
tra i
due anni
in
analisi
per le
rinfuse
liquide
(prodotti
destinati
al
comparto
della
chimica),
che
scendono
del
18,87
per
cento,
ossia
235.238
tonnellate
in meno.
''Nonostante
gli
ultimi
due mesi
di calo
- spiega
Piro -
il
settore
delle
merci su
gommato
nei
porti di
Olbia e
Porto
Torres
resiste
alla
crisi
generale.
Purtroppo
il calo
di
presenze
e, di
conseguenza,
la
contrazione
della
domanda
di beni,
ha avuto
un forte
ripercussione
sulla
logistica.
Ma, un
andamento
positivo
per
quasi
tutto
l'anno
lascia
un
margine
positivo
consistente.
Chiaro
che non
bisogna
abbassare
la
guardia
e l'Ente
e'
sempre
attivo
nella
ricerca
di nuovi
collegamenti,
tra
tutti
quello
marittimo
ferroviario
tra
Porto
Torres e
Savona,
previsto
per il
2012 e
che
dara'
respiro
alla
Keller e
garantira'
nuovi
sbocchi
alle
merci
sarde e
quello,
in
programma,
tra
Livorno
e Porto
Torres''.