RASSEGNA STAMPA - COMUNICATI
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MARITTIMI
INTERVISTA
ALL'AMMINISTRATORE DELEGATO G.N.V.
L`INTERVISTA Parla l`amministratore
delegato di Grandi Navi Veloci • 1• «Estate difficile «Abbiamo già
ridotto le corse Valuteremo ad aprile se servono altri passi» MONICA
ZUNINO prevedibile una diminuzione L delle corse e possibile un
aumento delle tariffe, che devono coprire i costi crescenti del
carburante. L`amministratore delegato di Grandi Navi Veloci
(controllata al 50% da Msc attraverso Marinvest che fa capo al
gruppo Aponte), Roberto Martinoli, parla a tutto campo della
situazione, dello scontro con Saremar sui collegamenti per la
Sardegna, della corsa nella cordata di Cin per acquisire Tirrenia e
dei conti che non tornano. Ma anche dei nuovi progetti, dalla linea
Tangeri-Sète a "pensieri" sul Nord e Sud America. Cominciamo da
Saremar, che avete citato per concorrenza sleale. «Non è una
"guerra" è una puntualizzazione di situazioni, perché si tratta di
una stortura del mercato inaccettabile. Se è deciso che certi
traffici non vanno sovvenzionati, non deve farlo neppure la Regione
Sardegna. Non è sostenibile che un`azienda privata concorra con chi
può invece usufruire di aiuti pubblici e dà al consumatore un`errata
indicazione, perché è portato a pensare che il prezzo di riferimento
è al di sotto dei costi». Vi ha procurato danni? «È chiaro che la
concorrenza che ci hanno fatto la scorsa estate d ha tolto quel poco
margine che avremmo reinvestito in inverno e d ha costretto quindi a
sospendere i collegamenti invernali con la Sardegna». È finita l`era
dei viaggi scontatissimi, un euro per trasportare l`auto? «Anche
quella era una stortura. Per imbarcare un`auto i costi ammontano a
circa 8 euro. Io non ero presente ai tempi della corsa ai ribassi,
ma è evidente, andando a vedere i bilanci, che sono tutti passivi e
nonostante gli aumenti non siamo riusciti nemmeno ad arrivare al
pareggio. Credo che si arriverà progressivamente a diminuire i
servizi per cui ci saranno più persone su una nave, un po` come è
avvenuto per gli aerei, una concentrazione delle corse. Aumentarle
oggi, come vogliono fare i sardi, è follia». Le tariffe non sono
troppo alte oggi? «Non è questo il problema con la Sardegna. In
altri mercati l`aumento delle tariffe non ha creato problemi,
L`isola ha subito la crisi che ha provocato un diverso comportamento
del consu- matore che sceglie vacanze più brevi ed economiche,
mentre chi va in Sardegna con il traghetto d sta mediamente dai 15
ai 16 giorni». Tornando a Saremar, ha chiesto un accosto per
l`estate anche a Genova, a Stazioni marittime che controllate. «Non
interveniamo in questo tipo di decisioni, la società offre un
servizio pubblico, il management darà sicuramente la disponibilità
possibile. Noi siamo qui a invocare la correttezza della
concorrenza, non possiamo comportarci in un altro modo. E poi che la
nave di Siremar parta da Genova, Vado ligure o Civitavecchia, cambia
poco». Tirrenia? «La Ue non sembra entusiasta della soluzione che
abbiamo individuato come Cin. Dovremo confrontarci, ma non cambia
molto per i clienti, perché Tirrenia per la natura e il contenuto
delle convenzioni è obbigata a un`offerta con un certo tipo di
caratteristiche, indipendentemente da chi la gestisce. Il problema è
essere un po` più o un po` meno efficienti». Le previsioni per la
stagione estiva? «Le condizioni non sembrano ideali, bisogna vedere
come si comporterà il turismo. Mi aspetto una contrazione della
fine- stra delle prenotazioni, ma non necessariamente cambiamenti
rispetto all`anno scorso. Abbia- mo già rivisto un po` di
itinerari e li abbiamo riprogrammati in funzione della domanda
registrata l`anno scorso, per cui in settimana ci sono meno corse.
Aspettiamo aprile per capire se saranno necessarie altre modifiche,
anche in funzione dei costi, perché il combustibile è più caro
dell`anno scorso. Vale per tutte le linee: per noi la Sardegna è
solo il 15% del giro d`affari». Puntate ancora sul Nord Africa?
«Abbiamo aumentato considerevolmente le corse con il Marocco e
aumentato anche le tariffe, per effetto del costo del combustibile
(ogni euro, da 45 a 50 se ne vanno in combustibile). Stiamo ancora
ragionando sul collegamento Tangeri- Sète, ma siamo più che
intenzionati a effettuarlo. Stiamo parlando con le autorità
marocchine. Nel nostro bacino guardiamo con attenzione il Nord
Africa. Marocco e Tunisia, che già serviamo non sono i soli Paesi
appetibili per noi. Siamo molto attenti. Ma teniamo sotto
osservazione anche mercati alternativi. Il Nordamerica e il
Sudamerica, ad esempio prima o poi si affacceranno su questo tipo di
trasporto. Abbiamo esaminato qualche linea e non escludo che
verranno fuori opportunità». I sindacati hanno espresso qualche
preoccupazione per il lavoro, legata ai conti del bilancio di GNV.
Può rassicurarli? «Questa azienda produce margine operativo positivo
e cassa. A fine anno genera valore, non proporzionale al debito ma
lo generiamo. Quindi bisogna fare tutto quanto è possibile per un
migliore rapporto debiti/risultati. Abbiamo bisogno dell`aiuto dei
dipendenti, degli azionisti, delle banche, ma abbiamo un degnissimo
margine operativo. Abbiamo chiesto sacrifici a tutti, dipendenti,
azionisti e clienti, e stiamo tirando le fila di queste azioni,
cercando di evitare impatti sull`occupazione». NUOVA TAPPA Grandi
Navi veloci sta ultimando la trattativa per il collegamento fra
Tangeri e Sète, che sarà unito alla linea che unisce Genova,
Barcellona e Tangeri. Le navi utilizzate saranno quindi le stesse
già operative su Barcellona, "Excellent" (nella foto) e "Majestic"
L`azienda "pensa" all`America Sviluppo in Tunisia e Marocco osta i
tnri,,,:iii,.,:,,„,"„/,;,a, IL MANAGER GENOVESE PARTITO DALLE
CROCIERE Roberto Martinoli, genovese, è stato senior vice president
in Costa crociere, poi a Miami ai vertici di Carnival, e presidente
di Norwegian cruise lines. Dal 2010 è a.d. di Gnv

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