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Sole 24 ORE
Bruxelles boccia la
gara Tirrenia
GENOVA
Doccia fredda (non è ancora chiaro se definitiva) dell'Ue sulla
privatizzazione di Tirrenia. L'Antitrust europeo, a quanto risulta
al Sole 24 Ore, ha inviato una lettera informale al governo
italiano, datata 15 marzo 2012, in cui dice «no» al percorso di
privatizzazione di Tirrenia fin qui seguito.
La bordata arriva proprio quando Compagnia italiana di navigazione
(Cin), la società che si è aggiudicata la compagnia pubblica, aveva
trovato un accordo per modificare la propria compagine societaria,
nell'ottica di uniformarsi ai dubbi sollevati dall'Antitrust in
merito all'eccessiva concentrazione di armatori del settore
traghetti all'interno della compagine. Dopo alcuni giorni di
incontri tra i soci, si era decisa l'uscita dalla società di
Gianluigi Aponte. In questo modo sarebbero rimasti in Cin solo
Manuel Grimaldi (Grimaldi Group) e Vincenzo Onorato (Moby) e si
sarebbe spianata la strada per un ingresso in Cin di Saremar, la
società ex Tirrenia che fa capo alla Regione Sardegna. La
comunicazione arrivata ieri al governo, però, scompiglia le carte.
Risulterebbe, infatti, che la missiva chieda, in prima battuta,
all'esecutivo quale siano le sue intenzioni su Tirrenia, visto che
l'operazione, come è stata fin qui prospettata, non può essere
accettata dall'Antitrust. Che Bruxelles fosse sul punto di dire no
alla privatizzazione era noto: nelle scorse settimane, il ministro
dello Sviluppo economico, Corrado Passera, aveva prospettato questa
eventualità. E proprio per questo Cin aveva puntato su una modifica
dell'assetto societario, con l'uscita di Aponte. Ma non ci si
aspettava un pronunciamento della Ue così veloce. In sostanza, la
lettera di Bruxelles sottolinea che la corretta procedura per la
liberalizzazione di Tirrenia, consiste nella vendita separata delle
navi e delle singole rotte sottoposte a convenzione governativa.
Risulterebbe, inoltre, che l'Antitrust chieda anche la restituzione
dei contributi (per circa 400 milioni di euro) ricevuti dalla
società, appunto per le rotte di servizio pubblico alle isole. La
missiva, infine, critica anche le modalità di privatizzazione di
Siremar, la società regionale ex Tirrenia che opera i collegamenti
con le isole della Sicilia, acquisita da Compagnia delle isole, che
fa capo a Salvatore Lauro.
A conferma della gravità della situazione, che pone un'ipoteca sul
futuro di 1.500 lavoratori, arriva la reazione della Federmar-Cisal
che, in una nota, scrive che l'Antitrust europeo, «proprio in queste
ore risulta abbia già deciso di rigettare il contratto di
compravendita» di Tirrenia da parte dell'acquirente Cin «e di
mettere a gara internazionale le sole tratte non in concorrenza».
Federmar annuncia «una prima giornata di sciopero del personale» di
Tirrenia, per il 29 marzo «in assenza di novità e/o assicurazioni»
da parte del premier Monti e del ministro Passera, sul destino della
società di navigazione. Preoccupazione anche da Luigi Simeone,
segretario genarle di Uiltrasporti.

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