ENERMAR, I MARITTIMI NON SI ARRENDONO

 

(ANSA) - CAGLIARI, 4 NOV - Hanno aperto cinque fronti di protesta i marittimi della Enermar, 83 dipendenti a rischio licenziamento dopo la sospesione dei collegamenti tra La Maddalena e Palau per l'inasprimento della vertenza con la compagnia concorrente Delcomar, controllata dalla Regione.

Ai presidi al porto e nella sala consiliare del Municipio maddalenino, si sono aggiunti l'atrio del Consiglio regionale, l'assessorato dei Trasporti in via Caprera e la nave degli Indignados, ormeggiata al Molo Ichnusa.

Da qui questa mattina i lavoratori hanno lanciato la loro provocazione. Si sono abbigliati come guerrieri con tanto di scudo e hanno deciso di regalare un libro sulla storia della navigazione in Sardegna al governatore Cappellacci e all'assessore dei Trasporti Solinas.

I marittimi della Enermar, controllata al 63% dalla Moby di Vincenzo Onorato, tengono così alto il tono della protesta per chiedere la restituzione delle corse affidate alla Delcomar.

"Un'operazione che ha creato un regime di concorrenza sleale - attacca Giulio Verrascina, segretario regionale della Uil Trasporti - La Delcomar - spiega - a differenza della Enermar percepisce finanziamenti pubblici. La compagnia è passata da quattro corse notturne a otto, comprese le diurne, più appetibili, godendo di contributi regionali. La Enermar, invece scesa da 32 a 26". A dar loro manforte sono saliti a bordo i consiglieri del Pd Mario Bruno e Pdl Gianfranco Bardanzellu.

"La Regione deve fare in modo che venga garantito il servizio con regole certe, piuttosto che fare guerra ad un armatore", sottolinea l'esponente dell'opposizione. "Questa vertenza - aggiunge il collega di maggioranza Bardanzellu - è nata male e sta finendo peggio".

E tra domani e lunedì 7 saliranno a bordo del traghetto Pace sia il popolo delle partite Iva che i pastori del movimento di Felice Floris. "L'astio tra il presidente della Regione e l'armatore Vincenzo Onorato non deve ricadere sui lavoratori", ribadisce il sindacalista della Uil Verrascina che otto mesi, unica sigla sindacale, segue la vertenza. (ANSA).